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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

Procedure sanzionatorie per i crediti inesistenti che derivano da infedele dichiarazione

Il credito inesistente derivante da operazioni che hanno determinato l’irrogazione di sanzioni per infedele dichiarazione ed illegittima detrazione - con recupero del relativo importo – non possono dar luogo ad ulteriori sanzioni in caso di successivo utilizzo del credito in compensazione; a precisarlo è l’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 36/E dell’8 maggio 2018. La fattispecie è appunto relativa alla compensazione di crediti inesistenti che nascono in seguito ad operazioni già oggetto di contestazione per infedeltà e per le quali il contribuente istante si chiedeva se questa situazione fosse ulteriormente contestabile da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’AE precisa preliminarmente l’evoluzione legislativa e in particolare che con il decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 158, di riforma del sistema sanzionatorio amministrativo, è stata introdotta, all’articolo 13 del decreto legislativo n. 471 del 1997, una definizione normativa di credito inesistente - da cui,

Circa la divisibilità delle quote di srl

Poiché la quota di una srl è divisibile, si può ridurre il sequestro conservativo di una quota se ritenuto eccessivo; così ha deciso il Tribunale di Milano, con l’ordinanza del 23 settembre 2017, riconosce la possibilità del frazionamento della quota. Con il d.lgs. 6 del 2003 (Riforma del diritto societario), vengono meno alcune norme considerate importanti per permettere il frazionamento delle quote, gli artt 2474 e 2482 c.c. i quali prevedevano la divisibilità della quota nel caso di successione a causa di morte o di alienazione, purchè le singole quote risultanti dal frazionamento non fossero inferiori a mille lire o, in caso di importi superiori rispetto al minimo, fossero un multiplo del suddetto importo. In realtà, la scomparsa di questi articoli non solo non ha limitato o escluso la possibilità di divisione delle singole quote, ma anzi ha eliminato un ulteriore ostacolo legato al frazionamento, rappresentato dal limite del valore di riferimento della singola quota risu

Equity crowdfunding e PMI: apertura alle società a responsabilità limitata

La Consob con due recenti delibere ha esteso anche alle PMI in forma di Srl, la possibilità di ricorrere al crowdfunding di capitale attraverso portali su internet. L’Italia è stato il primo paese al mondo a dotarsi di una regolamentazione normativa sul crowdfunding con il D.L. n. 179 del 2012 (c.d. Decreto Crescita bis) e con il regolamento Consob con la delibera n. 18592 del 2013. In origine, questo tipo di finanziamento è stato pensato per le startup innovative e poi esteso alle PMI-innovative e infine a tutte le PMI organizzate in forma di Spa con la legge 232 del 2016 (c.d. Legge di bilancio 2017). Ora, grazie all’art.57 della Legge 50 del 2017, anche le PMI in forma di Srl possono collocare presso il pubblico le proprie quote di capitale, superando il divieto posto dall’art. 2468 del c.c. Le ulteriori novità per le società a responsabilità limitata introdotte con questo articolo sono: - la possibilità di creare categorie di quote di partecipazione al capitale sociale fo

Innovazione tecnologica e disoccupazione

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Proviamo ad affrontare il tema della tecnologia e della disoccupazione nel lungo periodo. Nel lungo periodo, perché nel breve periodo i fattori di produzione sono generalmente considerati fissi, mentre possono variare nel medio lungo. Richiamando concetti noti: quindi, per una possibile funzione di produzione dove   Y = f (K,L,A,) o per meglio dire con L = N avremo Y = f (K, AN), da cui si può ricavare, trascurando per un secondo K, che Y = AN e quindi che N = Y/A (dove A è la tecnologia e anche la produttività del lavoro A=Y/N); e visto che   N = Y/A è facile comprendere che per un dato valore di output (Y), se aumenta la produttività A diminuisce N (cioè gli occupati). Quindi se la produttività è espressione della tecnologia e se l’incremento della tecnologia fa aumentare la produttività, allora per un dato livello di prodotto l’incremento della produttività richiede meno lavoratori. Una corrente di economisti critici, che tuttavia esprime un comprensibile e perfino condivisib