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Visualizzazione dei post da luglio, 2018

Il contratto a termine secondo il "decreto dignità"

Come è noto il Decreto Legge n. 87 del 9 luglio 2018 contenente "disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese" pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 luglio 2018, interviene in modo consistente sia sulla disciplina del contratto a tempo determinato, che su quella della somministrazione del lavoro. Le particolari novità introdotte dalla riforma ministeriale (che come è noto dovrà essere convertita in legge dal Parlamento entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale) riguardano il ritorno sulla scena dei c.d. "motivi giustificativi " (o causali) per i due citati istituti e la riduzione del periodo complessivo che il lavoratore può svolgere a termine. Con la sostituzione del comma 1 dell'art. 19 D.Lgs. n. 81/2015 (uno dei provvedimenti che costituisce la galassia del Jobs Act) si prevede, infatti, che "al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non superiore a dodici me

D.lgs 117/2017 gli ETS e i nuovi strumenti finanziari

Il codice del terzo settore, D.Lgs 117/2017 che attua la legge delega 6 del 2016 numero 106, introduce interessanti novità riguardo il finanziamento degli enti che svolgono attività di interesse generale; la norma citata ha codificato i titoli di solidarietà e prevede delle agevolazioni fiscali per il social lending. La finanza sociale di fatto assume un riconoscimento giuridico. I titoli di solidarietà : rappresentano una valida innovazione che risiede nella possibilità per gli ETS, che saranno iscritti nell’apposito registro, di emettere titoli di solidarietà (obbligazioni e altri titoli di debito o certificati di deposito). In un certo senso già il d.lgs 460 del 1997 sulle Onlus, in forme diverse, aveva previsto un regime fiscale agevolato per favorire il finanziamento delle attività sociali, la norma però, per una serie di motivi, non ha avuto successo. Il nuovo codice prevede che i titoli saranno emessi dagli intermediari finanziari e che vi sarà l’obbligo di usare le somme r

La postergazione del rimborso ai soci finanziatori nel fallimento delle S.p.a.: Cass. 16291/2018

La Cassazione ammette l’applicabilità del principio di postergazione del rimborso dei finanziamenti da parte dei soci in caso di fallimento, anche alle Società per azioni Il principio, regolato dall’art. 2467 c.c., prescrive che il rimborso dei soci finanziatori della società   a responsabilità limitata sia, alle condizioni previste dal codice civile, postergato rispetto alla soddisfazione degli altri creditori; se il rimborso è già stato effettuato durante l’anno precedente la dichiarazione di fallimento, il socio sarà tenuto a restituire il denaro rimborsato. La sentenza 16291 del 20 giugno scorso chiarisce l’applicabilità della norma anche ai soci delle società per azioni i quali per entità o qualità di partecipazione siano assimilabili a quelli di una srl (ristretta base societaria). Quindi, ogni qualvolta il socio della società per azioni finanziata sia in grado di ottenere informazioni idonee ad individuare un eccessivo squilibrio dell’indebitamento rispetto al patrimonio